Pechino-Parigi, Cina addio: ora è la volta del Kazakistan tra carri attrezzi e grilli. Il diario

HORGHOS – Siamo nella città di confine Cina-Kazakistan di Horghos, il più grande “dry port” del mondo, smistamento del transito commerciale euroasiatico. Un tempo snodo carovaniero della Via della seta, oggi - per noi - tappa conclusiva in terra cinese del rally Pechino-Parigi. La notizia più importante è il rientro in carovana dell’equipaggio americano che era stato fermato per aver violato una “red zone” militare, ignorando i ripetuti cartelli del divieto (scritti ovviamente in cinese). E lo avevano fatto con una automobile che più vistosa non avrebbe - per improbabili spie - potuto essere: tutta dipinta di bianco a strisce nere, un teschio gigantesco dipinto sul cofano e una targa (“ZEBRA”) che difficilmente poteva passare inosservata.
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